martedì 24 aprile 2018

FICO o NON FICO il dramma non è di Mattarella ma di tutti gli Italiani

Il #4marzo abbiamo votato per eleggere i componenti della nuova legislatura, a distanza di due mesi, abbiamo pagato loro gli stipendi per non far nulla.
Ma la cosa ancor più tragica sta nel fatto che non vediamo all’orizzonte nessuna schiarita.

Mandati esplorativi, tentativi di dialogo che si scontrano su muri indistruttibili, costruiti con la supponenza e l’arroganza.
Abbiamo votato, lo abbiamo fatto con una legge elettorale che sapevamo non avrebbe portato a nulla di buono, ma i nostri rappresentanti se ne sono guardati bene dal volerla realmente cambiare.
Abbiamo votato e abbiamo espresso le nostre preferenze, l’Italia ha dato credito ad un partito che pur non avendo mai governato si è presentato pieno di speranza e di voglia di provare a farlo, ma non ha convinto la maggior parte degli italiani perché una parte anche maggiore ha pensato che un gruppo di partiti fatti di tante persone diverse tra loro e con idee e ideali differenti, avrebbe potuto esprimere un governo in grado di guidare il paese in un modo migliore.
Unico dato certo di queste elezioni, è la sonora sconfitta per chi il paese lo ha guidato negli ultimi anni, per chi non è stato in grado di dimostrare all’Italia intera di avere la capacità di risollevare l’Italia dalla proprie ceneri.
Ora, nessuno ha realmente i numeri per poter governare in modo concreto e solido il paese, nessuno sembra essere in grado di poter dare al nostro paese la stabilità di cui necessita per affrontare le sfide volte a riportare l’Italia tra i grandi del mondo, per capacità industriale, politica ed economica.
E allora?
E allora il rischio è di riconsegnare le chiavi dell’auto a quell’autista che si è visto revocare la patente.
Veti incrociati, capacità ridotte, immobilismo politico nelle riforme (a partire da quella elettorale) e nelle relazioni internazionali. 
Ma gli Italiani si meritano tutto questo?
Ma è quello che abbiamo voluto con le elezioni del #4marzo? 
È veramente quel segno di discontinuità che da più parti si è voluto con le ultime elezioni?
O alla luce di tutto questo, si deve dar credito a chi ancor prima del voto aveva pronosticato l’immobilismo e alla fine la “grande ammucchiata” che fa tanta felicità per tutti e che garantisce la comodità della poltrona per altri cinque anni nei quali nulla si farà di meglio?



mercoledì 5 ottobre 2016

2017 ma che te lo dico a fare?

Siamo arrivati vicini al capolinea, stiamo concludendo la più noiosa, contestata e inconcludente (a detta di molti) mandatura comunale.
Stiamo finalmente per leggere i titoli di coda ad un film che fa rimpiangere la vecchia corazzata Potëmkin.
Un film che per i suoi valori tecnici ed estetici è generalmente ritenuto fra i migliori film di propaganda nonché una delle più compiute espressioni cinematografiche della produzione russa, ma nella maggioranza dei cittadini suscita come nel secondo tragico Fantozzi  all'interno di un cineforum, un boato da stadio (e 92 minuti di applausi).....
« Per me… La corazzata Kotiomkin… è una cagata pazzesca! ».
Questo è il sentimento che si sente passeggiando per via XX Settembre, per via Mazzini e che si tocca con mano ai tavolini occupati dall'elite medio borghese di piazza Duomo sorseggiando uno spritz o bevendo un caffè.
Dicevamo che sta terminando un'era, sta chiudendosi la prima "reggenza" femminile in città, sta chiudendosi una parentesi che è nata gentile ma che si chiude con molte stizzite e sguaiate prese di posizione che han fatto male a qualcuno ma che non hanno fatto bene alla nostra città.
Normale che un'amministrazione non sarà gradita a tutti, normale che ogni parentesi che si chiude si porti via al suo interno tante fasi e tante polemiche legate a cose non fatte, a cose fatte male o a cose che potevano essere fatte meglio, e anche questa amministrazione centra in pieno le stesse problematiche o gli stessi obbiettivi.
L'amarezza che tuttavia è comune a molti, è l'aver percepito che il "tutto compreso" è stato spesso privo dell'elemento essenziale che è la buona fede.
Nulla di quanto fatto, si è percepito, è stato fatto al di fuori di un quadro d'insieme, tutto è stato orchestrato per un comune denominatore. Tutto è stato fatto senza tenere in grande considerazione il benessere non solo a breve termine ma soprattutto a lungo termine per la città.
Crema continua ad essere isolata dal mondo, con l'unica via di comunicazione a scorrimento veloce che mantiene un'assurda ed inutile strozzatura ad imbuto. Con un sistema ferroviario che farebbe impallidire George Stephenson.
Crema continua a non sviluppare ne la piccola ne la media e nemmeno la grande impresa, Crema che ha perso da molto anche la vocazione agricola oggi non ha identità.
Nessuna iniziativa a sostegno ed impulso all'imprenditoria, nessuna programmazione per lo sfruttamento turistico della nostra città che avrebbe molto da far vedere, nonostante il fallimentare Extraordinary Crema, ben pensato (dagli operatori del settore turistico)  e mal gestito (dai pro tempore amministratori).
Nessun concreto piano di sviluppo a sostegno della formazione scolastica del comprensorio cremasco.
In compenso abbiamo registrato posizionamento a 90' per abusi edilizi (palazzine ai Sabbioni) per concessioni di spazi a conoscenti ed amici (mercato Astroungarico; gazebo giardini), per presenza incontrollata di persone irrispettose della legalità.
Crema però si è dovuta riempire le orecchie ancor prima della bocca con parole come "accoglienza", "uguaglianza" e "disponibilità"; Crema si è però dotata di una nuova pompa di benzina (che ha fatto chiudere alcuni storici distributori); Crema avrà però un centro "COMMERCIALE" ancor più grande e con un bel parcheggio accogliente e non a pagamento (dove non si deve dar nulla nemmeno agli abusivi segnalatori); Crema avrà anche un bel gruzzoletto assicurato dalla gestione delle soste e dalla cessione delle partecipazioni "multi utility" (cedute al minimo sindacale senza alcuna sensata valorizzazione dei brand e degli spazi); Crema ha anche beneficiato delle imposizioni amministrative e sanzionatorie della ormai ex (forse) provincia di Cremona che oramai alla canna del gas, in piena agonia, non trova di meglio che installare redditizi telelaser.
Crema però si è dotata (sarebbe meglio dovrebbe dotarsi) di una nuova e meravigliosa pista d'atletica (fa niente se in cambio si è dovuto permettere di edificare dove non sarebbe stato possibile); Crema per un anno è stata una delle tante CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT, e anche in questo caso, fa niente se il bilancio della commercial qualifica sarà negativo, fa niente se le spese sostenute per pressoché inutili manifestazioni sportive non hanno portato grandi (o piccoli) benefici alla città, tanto saremo sul grande schermo, siamo stati set cinematografico e i danni al porfido della piazza sono ancora evidenti, così come restano ancora vuote le tasche delle comparse nonostante un amministratore si sia prodigato a dire che si deve star sereni perché il giusto arriverà...
E se non basta questo per ricordare la nostra corazzata Potëmkin, pensate solo che mentre assistevamo a questa fantastica proiezione ci perdevamo il mitico 21-0 che gli Azzurri della nazionale di calcio inflissero agli Inglesi. “Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche: si diceva che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo”.
Una sola raccomandazione per il prossimo anno:
ANDATE A VOTARE!




sabato 3 settembre 2016

martedì 10 febbraio 2015

Borghetti Reload

Questo l'intervento di Maurizio Borghetti sul tema "moschea"
---- Credo che il problema 'moschea' sia essenzialmente uno. A Crema sono stati offerti da diverse giunte compresa la nostra (quella Bruttomesso ndr) aiuti per luogo di preghiera ai concittadini mussulmani. Su loro richieste e temporaneamente ad esempio sono stati concessi (per tempi limitati) sala alessandrini, la colonia seriana, cremarena, luoghi peraltro trattati educatamente dai fruitori. Quanti? non dico una bestemmia se indico in un numero medio di 50-60 persone, massimo un centinaio (su oltre un migliaio di cittadini di fede mussulmana). Molti di questi cittadini fruiscono secondo leggi dello Stato dell'offerta 'sociale' del Comune di Crema, hanno per lo più attività lavorative a tempo determinato, molti hanno famiglie numerose. Domande (quasi ovvie) a questo punto. Come potrebbero questi cittadini impegnare soldi per l'accessibilità al terreno in diritto di superficie offerto dal Comune e addirittura costruirvi un fabbricato se non lussuoso almeno a norma di legge? Qualcuno di voi ha mai provato a mettere in piedi una struttura con accesso al pubblico (sia esso un semplice ambulatorio oppure un bar per non dire un luogo di divertimento e ricreazione quale un pub o una discoteca? E se la risposta è affermativa può indicarne percorsi e costi? Ancora.Qualcuno si è chiesto da dove possano provenire questi finanziamenti? Così come è giusto che se ne interessi l'Amministrazione, trattandosi di concessione di area pubblica in un contesto cittadino. Ancora. Ha significato mettere a bando un terreno così ampio e altrimenti remunerativo come l'area di via Milano per 80 forse 100 cittadini di una città di 35.000 abitanti? Non è forse più equo e di buon senso continuare nella strada già seguita dalle amministrazionicomunali di aiutare e la comunità islamica nella sua necessità (e diritto) a pregare, favorendone man mano che si presentano problematiche a disporre di luoghi e / o aree per una frequenza numerica e per un tempo di fatto limitati? Scusate per intrusione e ritorno nel mio mondo senza giornali. Saluti a tutti.----
Un intervento ricco di spunti e di elementi di riflessione, avanzati da una persona equilibrata che dimostra buonsenso e senso di logica amministrativa e comportamentale.

Un peccato aver perso, nel panorama politico cittadino, un uomo di questo spessore.

sabato 13 dicembre 2014

SATIRA, sempre a senso unico? O vento che cambia?

La Oggi vorrei portare la vostra attenzione su un fatto di "cronaca cazzara", perché mi tocca da vicino.
Si da vicino perché spesso anche Il Pasquino si diverte a prendere in giro la gente, a provocare a solleticare e tante volte la statua ride di gusto quando centra l'obiettivo e il saccente di turno sbatte la porta.
Volevo portare la vostra attenzione su quanto successo in televisione dove il satirico sinistro VAURO, ha detto a STORACE che i compagni avrebbero dovuto prendere meglio la mira per sparare al leader de La Destra
Storace, pur non brillando per simpatia, aveva chiesto come "risarcimento" la panchina televisiva di VAURO per una settimana, dimostrando si di esserci rimasto particolarmente male per l'istigazione a commettere la violenza più becera (l'omicidio) contro la sua persona, ma di saper anche riconoscere che magari il vignettista si era fatto trasportare un po oltre senza volere.
Ancora una volta però la sinistra schierata ha dato prova di menefreghismo e di arroganza violenta verso chi non ha la loro stessa patente.
Ora, io ho sempre cercato di mantenere due regole di base, ovvero il rispetto della persona in quanto tale e per estensione delle sue idee pur se non condivisibili e il non prendere in giro nessuno per difetti fisici o per estrazione socio-culturale.
Queste sono a mio avviso regole imprescindibili per poter far satira e per poter esser pungenti.
In alcune occasioni ho dimostrato vicinanza a questo o quel politico, spesso in via privata, indipendentemente dal colore della sua tessera e dalle sue idee se fatto bersaglio di minacce o di attacchi ingiustificati. Questo è il comportamento che sempre cercherò di tenere, pur restando acido e cattivo al punto giusto. Questo è il comportamento che vorrei vedere negli altri, correttezza e senso di rispetto, verso le persone e soprattutto verso le idee.
Detto ciò, arrivo al senso del pistolotto, che i più puntuali lettori già avranno intuito. Sono giorni che predico al riguardo, denunciando una legalità a senso unico, un comportamento tutt'altro che democratico da chi quel nome lo porta fieramente in testa, sia che si chiami VAURO o che frequenti assiduamente il circolo cittadino di Crema Nuova. La spocchiosità è innata e ben distribuita a tutti i livelli gerarchici, partendo dai rappresentanti comunali e via via salendo i gradini di provincia e regione dove si consumano i comportamenti più censurabili.
E allora torno ancora sulla perdita di identità di una sinistra arroccata nel proprio potere, un potere che nonostante il fiorentino, o forse proprio grazie a lui, sta giorno dopo giorno scemando a beneficio non tanto dell'ala cattolica che per decenni ha finto di combattere andandoci a letto la sera di nascosto, ma a favore di quella parte sempre crescente  di popolo che comincia ad averne piene le tasche. E allora vediamo un Salvini che quotidianamente aumenta il suo consenso, vediamo una destra più o meno moderata (chissà poi cosa vorrà dire essere o no moderati ai nostri giorni) che giorno dopo giorno torna ad avere coscienza e, senza paura ma con orgoglio, riempie le piazze sta con la gente e cerca di migliorare la situazione sociale di molti cittadini.
Questi comportamenti, vengono quotidianamente portati avanti dai "non sinistri" con orgoglio e con senso d'ordine che mai sono stati pari nei movimenti proletari di antica memoria. 
Un nuovo modo di far politica? 
Assolutamente no, un vecchio modo, il modo in cui si è sempre fatta politica a destra (eccezione per alcuni momenti storici dove è stata confusa la destra con l'opportunismo affaristico di alcuni "alleati") il modo in cui a destra è sempre stato inteso l'essere Italiani.
E allora un'ultima considerazione.
Imparare ad aver rispetto degli avversari politici e spendersi per la propria gente non può che portare al successo, al benessere collettivo e al ritorno di quello Stato Italiano che è da troppo tempo deriso ed umiliato.
Tornerà la sinistra per il bene del popolo Italiano a considerare questi valori?
O resterà schiacciata dal proprio peso, ingigantito oltre modo dall'assenza del Signore di Arcore dalle scene nazionali? Ed è proprio la tenacia con cui hanno combattuto Berlusconi ad averli fregati, eliminato lui, è venuto a galla tutto il marcio che hanno sempre coltivato in casa, tolto di mezzo il loro nemico pubblico numero uno, non hanno più avuto la coperta che nascondeva le magagne di casa propria.
Buon Natale!


http://m.ilgiornale.it/news/2014/12/13/vauro-ai-compagni-sparate-meglio-storace-querela/1075235/


mercoledì 3 dicembre 2014

Il Pasquino ha avuto ragione, ci ha visto lungo!

Voglio partire da qui, confidando nella vostra completa lettura;
------------------------
comunicato stampa 
02.12.2014 ore 15.30 ca.
------------------------

CasaPound rinvia uno sfratto a Ombriano, “Per l’emergenza abitativa, Mutuo Sociale subito”

Crema, 2 dicembre - “Diritto alla casa. Mutuo sociale subito”. È lo striscione esposto dai militanti CasaPound Italia
stamattina durante una manifestazione a sostegno di un cittadino italiano in emergenza abitativa nel quartiere di Ombriano.

“Siamo qui – spiega il responsabile provinciale del movimento, Gianluca Galli – per aiutare un italiano che rischia lo sfratto in una situazione di morosità incolpevole, ma anche per sensibilizzare le istituzioni sulla questione degli italiani in emergenza abitativa. È ora di agire su tutti i fronti per trovare una soluzione”.

“Abbiam ottenuto - continua Galli - il rinvio al 28 gennaio, data utile per capire se la graduatoria e la conseguente sistemazione in un alloggio popolare andrà a buon fine. Cercheremo inoltre un incontro con la prefettura perché si adoperi per sbloccare un contributo economico già stanziato, ma che l’inquilino non ha ancora ricevuto”.

“Occorre – prosegue - rendere disponibili fondi per alleggerire il peso degli affitti e delle utenze per chi è inquilino moroso incolpevole, anche presso privati, e bisogna rivedere i criteri delle graduatorie. Va favorito l’accesso degli italiani alle case popolari, mettendo fine a quei meccanismi perversi per cui finiscono sempre relegati in coda alle graduatorie”.

“Soprattutto, però – conclude Galli – va adottato il mutuo sociale, la nostra proposta storica per il diritto alla proprietà della casa, l’unica in grado di dare una risposta risolutiva al problema dell’emergenza casa”.
-------------------------------------
Venerdì 02 dicembre è andato in scena il primo atto della "calata dei barbari", come qualcuno ha avuto idea di definire l'azione di Casapound.
E voglio credere che possa essere anche una definizione corretta, nello spazio arido e inconcludente della politica locale, ma anche nazionale, sta facendosi spazio la reazione del popolo, la presa di coscienza e la volontà di cambiare nel rispetto delle leggi.
Casapound, è stato nel recente passato un motivo di "scontro" da parte della statua irriverente con i poteri forti di via bacchetta.
Il consigliere regionale, persona che avevo sempre ritenuto equilibrata e disponibile, ha rispolverato l'eskimo e autoproclamandosi paladino della democrazia, mi ha tacciato di colpe non mie attivando quel tribunale del popolo ben condotto dalla vispa "signora" e da altri membri del politboureau di Crema Nuova.
Già, la scomodità di chi non canta con il coro, è partita con il mio avvertimento, (ricordate "e...... se anche a Crema?"), con la mia constatazione che un movimento politico popolare e d'ordine come CASAPOUND ITALIA stava prendendo sempre più consistenza e che prima o poi sarebbe sbarcato anche in città.
Ma la voce che canta fuori dal coro e spesso scoperchia anche le pentole ha toccato più volte sul vivo, complice anche il fatto che la rete degli "informatori", dei cittadini "scocciati" e delle persone che ne hanno "piene le tasche" ogni giorno si ingrossa, crescono gli scontenti e con loro, aumentano le attenzioni verso chi non capisce che oggi non è più ieri.
E siamo all'evento dell'anno, la maratonina e tutto quello che è successo... 
O meglio NON È SUCCESSO.
Il partito non si è schierato, il partito non ha preso alcuna posizione e con lui, anche i suoi esponenti di spicco, lasciando sempre più sola la Sindaco. Il rumoroso silenzio, è passato ai più inosservato, grazie all'allineamento della stampa cittadina (perlomeno quella blasonata con tirature di rilievo), caduto anche l'ultimo baluardo dell'indipendenza , asservito ai forti poteri dell'economia.
E allora resta la statua a chiedere conto dell'operato. Resta solo Il Pasquino a chiedere al segretario perché non ha preso posizione in difesa dei diritti della donna, dei diritti del Sindaco e dei diritti della città. Ma il segretario non approva, non vuole essere scocciato.
La statua irriverente viene messa nel magazzino, accantonata e dipinta come brutta e cattiva, ma la statua ha chiesto solo quello che l'elettore dovrebbe sapere, ma che nessuno vuole chiedere. La statua è scomoda, non deve parlare, la statua deve essere bloccata, bannata come si dice nel mondo in cui "lei" vive. 
Ma la statua ANCHE questa volta ci ha visto lungo e aveva già capito che il vento sta cambiando e che spesso la brezza si trasforma in bufera, una bufera che spazza la piazza e pulisce tutto, strappando spesso, anche le radici di piante che si credeva fossero ben piantate al terreno (o alla sedia).
E allora.... ho lanciato due hashtag, per quanto possa interessare a qualcuno:
#diteloadAlloni
#diteloinviaBacchetta
Ma tranquilli, per me è un gioco, un divertimento, nulla di più. 
Ma vedere la trasformazione e capire i cambiamenti, non dovrebbe essere prerogativa di una statua, dovrebbe essere la caratteristica di un politico che si reputa tale.
Il Pasquino ha avuto ragione, ci ha visto lungo! 
Potrete ignorarlo ma sarebbe più comodo ascoltarne la voce e subirne gli sfottò.
L'unica persona che ha capito tutto, spiace dirlo a certi politici di rango, è stata una ragazzina di quattordici anni, una ragazzina che parla, dice ciò che pensa e ascolta, ascolta quanto c'è di buono e di cattivo.
Signori, una volta si diceva "crescete" ma forse oggi è il caso di dire "tornate bambini".
E concludo con un grande inchino verso quei ragazzi puliti, ordinati e fieri di essere Italiani, ragazzi volonterosi di cambiare quello non va, con il ragionamento, il confronto e la disponibilità verso i cittadini ed i bisognosi.
Quei ragazzi con i capelli corti, che spesso hanno anche i tatuaggi e che non hanno paura di rimboccarsi le maniche per lavorare. 
Non è un gruppo di perditempo, ma una legione di buona volontà! 
E se........ Anche a Crema 
atterrasse l'Idrovolante?
Meditate, sono solo rose rosse....